martedì 22 marzo 2011

Occhi


C'è chi li ha aperti, a volte suo malgrado, ed al nitore di una visione perfetta non riesce a sottrarsi mai. Io no. Io spesso li chiudo, non vedo, mi confondo. Come un cieco uso il tatto e, quando la pelle scivola via dalle mani, immediatamente percepisco distanze che proprio non ci sono. Oppure, visto che pensarmi cieco mi fa tornare in mente Saramago, diciamo che forse, magari, di occhi ne ho uno solo, come l'omino in figura, e quello che mi manca è la visione binoculare, tridimensionale, che poi è quella che dà il senso della distanza. Così a volte batto delle gran testate, oppure, smanacciando nel timore del muro, finisco involontariamente per fare male a qualcuno. Un casino avere a che fare con gente fatta così.  Resta la speranza che, un giorno, riesca a farmi spuntare anche l'altro, o che almeno impari ad usare meglio quello che ho. Nel frattempo chiedo scusa per la goffaggine.

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