venerdì 4 giugno 2010

Pensieri.

A volte mi capita di pensare a come tutte le piccole cose della nostra vita abbiano una storia dietro. Anche l'oggetto meno valutato è figlio di una idea, un progetto. C'è stato un'operaio, se non un'artigiano, che ne ha seguito la lavorazione, l'imballo, lo stoccaggio. Persone che ne hanno curato la vendita, navi che lo hanno trasportato e certo, ci sono state altre mani che hanno costruito quelle navi ed i container in cui ha viaggiato. Ci sono stati addetti che lo hanno controllato, riposto in qualche scaffale, impiegati lo hanno commercializzato all'ingrosso e commessi che invece ne hanno curato la vendita al dettaglio. Ci sono programmatori che hanno realizzato i programmi di contabilità, magazzinieri, grafici, tipografi, nella grande spirale dell'indotto che alla fine unisce persone lontane da una parte all'altra del globo. Tutto un piccolo esercito che non vediamo mai, che resta nell'ombra, persino del prodotto più misero, e grazie a quel prodotto si guadagna onestamente il pane.
Io questo lo so.
Però la prossima volta col cazzo che spendo 140 Euro per una cartuccia di toner.
Più volentieri scrivo a penna e vado a cena alla tenda rossa.

Nessun commento:

Posta un commento

I commenti sono moderati, i commenti anonimi non vengono pubblicati.